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Marem Scuola Subacquea

La natura si riprende i suoi spazi

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L'emergenza Coronavirus (Covid-19) ha cambiato le nostre abitudini di vita, la quarantena, il limitato spostamento di mezzi e persone, la diminuizione delle attività produttive, lo stop alla pesca, tutto questo ha comportato un minor inquinamento ambientale e limitato la fase antropica sull'ambiente; tale circostanza ha anche dei lati positivi sull' abiente che ci circonda, la natura si sta riprendendo gli spazi che gli avevamo tolto, lo smog e l'inquinamento del mare si riducono, se guardiamo il mare in questi giorni è praticamente deserto da ibarcazioni, tranne che per le navi che effettuano i cargo, una situazione che nemmeno durante il fermo pesca biologico vediamo, dato che si è fermata anche la piccola pesca ed i pescasportivi, le attività collaterali ma pur sempre impattanti come il diporto e la subaquea sia ricreativa che pesca in apnea, il mare ed i fiumi sono più limpidi e puliti del solito, meno plastiche e rifiuti, i canali di Venezia sono diventati trasparenti cosà mai vista nemmeno ai veneziani più anziani, quindi come da lezione in tutte le cose negative c'è sempre un lato positivo ed una lezione da imparare, ovvero rallentare i nostri ritmi nel ripetto della nostra salute e della natura che ci circonda.

La bella notizia è che la natura si rigenera e si riprende i suoi spazi non appena se ne presenta l'occasione, quindi non tutto è perduto, e magari torneremo ad ammirare specie marine che fino a ieri ritevamo sparite o fortemente limitate sia di numero che di dimensioni, pensiamo ad esempio alle aragoste, agli astici, le cernie e tante altre che ormai i sub di lunga data lamentano come scomparse o fortemente limitate.

Quando tutto questo sarà finito e torneremo ad immergerci, troveremo un mondo acquatico sicuramente migliore, più rigoglioso, più pulito e sarà più bello di prima, consapevoli di dover rispettare la natura dove viviamo e apprezzare anche quelle piccole cose che diamo per scontato. 

Pasquale Patella