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Plasticfree: Anche noi di Marem.it diciamo no alla plastica

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La plastica uccide, in tutte le sue forme. Tutti abbiamo visto le immagini dei sacchetti della spesa estratti dallo stomaco delle tartarughe o delle balene, bottiglie di plastica che intrappolano cavallucci marini e distruggono tutto le barriere coralline e tantissimi altri danni.

Le nostre acque, tra trentacinque anni, potrebbero contenere più plastica che pesci. L’allarme è stato lanciato da uno studio intitolato The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con la fondazione Ellen MacArthur

Dal 1964 a oggi, la produzione di plastica nel mondo è aumentata di ben venti volte. Entro il 2050 quadruplicherà. Gli oceani contengono oltre 165 milioni di tonnellate di plastica.

Possiamo frenare questo vortice distruttivo per la nostra biodiversità con azioni quotidiane e mirate. Innanzitutto bisogna far attenzione allo smaltimento dei rifiuti. La maggior parte della spazzatura presente nei fondali proviene dai nostri tombini. La plastica dovrebbe essere sostituita, quando è possibile, con materiali biodegradabili, come borse in stoffa o di carta. Bisogna limitare l’uso di prodotti usa e getta: dai piatti e bicchieri di plastica, tutto ciò che può essere riutilizzato fa bene all’ambiente. Se capita di vedere delle discariche abusive deve essere nostra premura segnalarle alle autorità competenti. Un occhio attento al presente può preservare il futuro.