Per essere precisi vogliamo parlare della costa che va da Gaeta a Sperlonga, 10 Km che riteniamo siano tra i più belli in assoluto lungo tutta la nostra penisola, degni di essere preservati dalle speculazioni diventando parco naturale o riserva marina protetta. Negli anni 50 è stata creata una strada costiera di grande traffico (la via Flacca) che ha facilitato il collegamento e che esercita un fascino incredibile e la cui bellezza riesce talvolta ad avere la meglio sullo sfruttamento turistico.
E tra Gaeta e Sperlonga 10 km di spiagge separate da punte rocciose, ognuna contraddistinta da una torre genovese. Fino alle splendide falesie di Monte Orlando e della Montagna Spaccata.
Allontanandosi dalla Spiaggia di S.Agostino inizia un bellissimo tratto di calette e grotte facilmente raggiungibili a nuoto. Le grotte e le pareti a picco si susseguono passando per la spiaggetta detta del Sombrero, verso e oltre la punta di torre Capo Vento, fino alle belle spiagge di Sperlonga e la Grotta di Tiberio.
Volgiamo ora alla scoperta delle 7 spiagge di Gaeta:
Spiaggia di Serapo
Spiaggia di sabbia finissima, detta anche semplicemente Serapo. E' la spiaggia principale del comune di Gaeta, poco distante dal centro cittadino e dal borgo medievale alle pendici del Parco Naturale di Monte Orlando. E' molto frequentata da turisti sia italiani che stranieri attratti dalla sua fine sabbia dorata. Un tempo qui c'era una duna sconfinata, ma con l'apertura della vetreria (1911) tonnellate di sabbia furono utilizzate per fabbricare bottiglie, e per questo si ridusse la larghezza di questa spiaggia. Ora non vi è traccia di dune, ma la rena è rimasta quella. Chiara, fine, pulita, leggera. Dalla spiaggia si può ammirare la "Nave di Serapo", uno scoglio poco distante la cui forma allungata ricorda quella di una nave, che è un sito biologico discretamente importante.
La spiaggia è chiusa a sud dal Monte Orlando e il Santuario della Montagna Spaccata (dal quale si gode un ottimo panorama della Spiaggia in tutta la sua lunghezza); a nord, da un altro parallelo promontorio, più basso, dove sono presenti altre insenature con accesso privato o pubblico alla balneazione. E' la spiaggia dei cittadini, la spiaggia dei gaetani, Vicina, comoda, sotto casa, la spiaggia delle mamme: Il mare è pulitissimo, nonostante ci siano tante persone È lunga circa 1,5 km ed è stata data, quasi del tutto, in concessione dal Comune di Gaeta.
La Spiaggia di Fontania
Scelta nell'antichità per la sua meravigliosa posizione come dimora del console dell'antica Roma Gneo Fonteo. La piccola spiaggia di Fontania, sulla costa meridionale della città di Gaeta, poco a Nord-Ovest dopo la spiaggia di Serapo (raggiungibile a piedi o nuotando), conserva ancora oggi i resti di una grandiosa villa romana del I secolo d.C. Alle spalle dell'insenatura sabbiosa sono molteplici grotte con vani coperti da volte a botte. Due grandi grotte con un'unica entrata sono disposte sul lato orientale. Sul fondo di quella di sinistra una piccola sorgente potrebbe spiegare l'etimologia del nome! Le opere romane si protendono nel mare sul lato meridionale; l'insenatura ha nel mare una fila di sei grandi piloni. Da questo particolare complesso di opere subacquee, che si collegano ad altre strutture interrate nella spiaggia, deriva l'idea che su questa insenatura dovesse esservi una grande piscina comunicante con il mare.
A brevissima distanza dalla spiaggia di Fontania lo scoglio della "nave di Serapo". Meravigliosa meta per le immersioni, indicate ai subacquei alle prime armi (grazie alla profondità di pochi metri) e agli appassionati di fotografia naturalistica. Questo isolotto infatti, di forma allungata in cui si può ravvisare con un po' di fantasia la somiglianza con una nave, è un sito biologico discretamente importante. Vi si trovano numerosissimi organismi marini, tra i quali molluschi come il polpo e la seppia, nudibranchi di varie specie, come il comunissimo glossodoride di Valenciennes, gamberi nelle ore notturne, granchi e pesci. La profondità è modesta e l'habitat è di solito soddisfacente come presenza di vita sottomarina. Il versante di terra, quello rivolto verso Ia costa, è di poco interesse. La nostra meta è il versante di fuori, quello che guarda il mare aperto e Punta Trinità. Il subacqueo potrà esplorarlo tutto, in particolare la zona dove termina la roccia e inizia la sabbia. Durante l'immersione non dimentichiamo di dare un'occhiata a dei i canaloni nella roccia che si dipartono dall'estremità di Ponente dello scoglio e procedono rettilinei per un buon tratto. Al termine di questi, continuando ancora per una decina di metri nella stessa direzione, troveremo un piccolo plateau roccioso (in gaetano si chiama "prana") con pochi ciuffi di posidonia. Vi si trovano sempre qualche polipo, ostriche cementate sul substrato roccioso, una piccola colonia di margherite di mare, perchie, sciarrani e spesso un pesce lucertola che vive in quella zona da diversi anni.
Nelle acque della Nave di Serapo, d'estate si vedono spesso le lepri di mare che si accoppiano, formando lunghe catene di diversi individui attaccati l'uno all'altro. Il costante aumento nel Mediterraneo della temperatura in profondità testimoniato anche dall'arrivo di diverse specie animali provenienti da mari tropicali. Nell'ottobre 2007 nelle acque della spiaggetta di Fontania a Gaeta il noto subacqueo Adriano Madonna ha fotografato il granchio Percnon gibbesi. Descritto per la prima nel 1853 da H. Milne Edwards, Percnon un granchio tipico delle coste Atlantiche (dalla Florida al Brasile e dall'isola di Madeira al Golfo di Guinea) e di quelle pacifiche dalla Baja di California al Cile settentrionale. Per i gaetani si ha l'abitudine (nella stradina affianco al Tenneen's attraverso un cancello, unica via di accesso) sin dall'infanzia di frequentare questa oasi naturale, unica, per trascorrere momenti di relax soprattutto fuori stagione.
Spiaggia 40 Remi
Sul tratto di costa compreso fra la spiaggia di Fontania e la caletta precedente la spiaggetta dei Quaranta Remi si trova il Pozzo del Diavolo, che a Gaeta è conosciuto com'anche come Pozzo delle Chiavi, che si apre all'improvviso nella roccia e dopo un salto di 50 metri sprofonda nel mare. Nomi pittoreschi ed evocativi, le cui origini ci sono peraltro e purtroppo ignoti. Il pozzo del Diavolo è una grande grotta che si sviluppa sia al di sopra della superficie del mare, con un ingresso in cui può penetrare una piccola barca, sia sott'acqua. Questo sito è interessante per il subacqueo: la profondità è di pochi metri e nella grotta si trova una vita sottomarina di tipo cavernicolo e precavernicolo. In realtà, tutta la zona della Grotta del Diavolo indicata per belle immersioni: poco impegnative come profondità, ma certamente affascinanti per la quantità di vita sottomarina che vi alligna e che mostra il meglio della sua ricchezza e dei suoi colori nelle ore della notte. Vale quindi la pena organizzarsi per una bella escursione subacquea notturna.
Esplorando la Grotta del Diavolo vedrai che in alto presenta un camino che si apre all'esterno, sulla collinetta sovrastante, di notte è uno spettacolo unico osservare il cielo stellato attraverso questo camino. Una volta emersi, spalle al pozzo, continua l'escursione, tenendo il piede della parete rocciosa sulla sinistra. Si giungerà presto in una baietta con una parete perfettamente verticale. Il fondale continua ad essere basso: non più di 5 o 6 metri. Procedendo si troverà la cosiddetta “tana dei copertoni”: una piccola grotta che fu così battezzata da Gianni Frignone, un bravissimo subacqueo gaetano. Il nome si deve a due gomme d'auto incastrate nella roccia da tempi immemorabili, spesso ospita gruppi sparuti di corvine. Questa cavità presenta tre ingressi ed un camino che arriva in superficie, aprendosi all'esterno. Subito dopo il Pozzo del Diavolo c’è una piccola caletta con una bella spiaggetta raggiungibile solo a nuoto (o in barca, naturalmente), detta “quaranta remi”.
Spiaggia Ariana
Binomio dell'antica lingua locale: ARIA - SANA e più volte riconosciuta Bandiera Blu negli ultimi anni, è caratterizzata da sabbie sottili, un mare cristallino, dalla promiscuità con la macchia mediterranea, e dai cosiddetti "scogli dei tre cani". La Spiaggia dell'Ariana si trova più distante dal centro urbano, esattamente lungo la litoranea (S.S. 213 Via Flacca). Ha sabbia dorata, ed è ideale per una giornata tranquilla, a ridosso delle collina è sempre riparata dal vento. Molto frequentata, e soggetta ad affollamento in estate essendo molto piccola.
Spiaggia Arenauta
Molti naturisti di Roma e del Lazio conoscono la spiaggia dell’Arenauta a Gaeta e la costa delle Scissure, nella baia tra Monte a Mare e Torre Scissure subito a nord della spiaggia dell'Ariana. Dalla strada Litoranea non si vede perché è protetta dalla roccia scoscesa. La sabbia è fine e dorata e l'acqua trasparente rendono questo posto un vero angolo di paradiso. E' stata uno delle prime spiagge naturiste del Lazio, nella seconda metà degli anni settanta, quando era raggiungibile soltanto dal mare o attraverso impervi viottoli. Non esistevano stabilimenti o strutture attrezzate, e arrivando dal mare si aveva l’impressione di capitare in un piccolo angolo di paradiso.
La sua inaccessibilità l’ha probabilmente protetta dalla speculazione. Ancora oggi resta uno dei rari tratti di costa veramente naturali e selvaggi, nonostante la lenta e progressiva invasione di "spontanee" attività di balneazione organizzata. L’apertura di veloci strade di collegamento l’ha resa più raggiungibile e quindi più affollata nei mesi estivi, ma ci sono dei periodi, che consigliamo, che lasciano godere la magia del luogo. I giorni migliori sono quelli di giugno, preferibilmente il sabato, ancor meglio un giorno feriale quando la spiaggia è quasi deserta ed è bello passeggiare sulla riva. Un altro periodo speciale è settembre: la costa protegge dal vento e il clima è caldo e accogliente. E’ possibile praticare il naturismo, anche nei mesi di luglio e agosto, accomodandosi all’estremità sud della spiaggia grande, di fronte all'enorme duna, che è la parte rimasta più selvaggia.
Spiaggia S.Vito
Si trova subito dopo la baietta privata del Grand Hotel Le Rocce e l'omonima Torre sul promontorio. Qui è ancora possibile nuotare in acque limpide, esplorare grotte marine e calette insolate, distendersi al sole dell'esclusiva spiaggia riservata agli ospiti. Il fondale ideale per nuotare e fare immersioni degrada lentamente, ed il mare antistante è spesso meta di velieri che vengono a trovare rifugio in questo angolo di paradiso. Spiaggia attrezzata, Beach volley, animazione e giochi. L’accesso è possibile esclusivamente attraverso le strutture ricettive presenti.
Spiaggia S. Agostino
Qui 60 anni fa c'erano vigne, si coglievano meloni, cocomeri, susine, granturco. Era terra di secca ed i frutti che ne uscivano erano di aroma e profumo senza pari. La baia di Sant'Agostino, è rinomata fra gli scalatori che vi praticano il free climbing su una delle pareti rocciose di Monte Moneta (m 359). L'enorme parete domina la Piana di S. Agostino con i suoi leggendari strapiombi rossi riaperti all'arrampicata (escluso il periodo della nidificazione del falco pellegrino, periodo che va dal 25 febbraio al 15 aprile durante il quale l'arrampicata è vietata in tutto il paretone). Il "Monte moneta", con ben 9 settori, offre notevoli altre possibilità per sgranchirsi le dita oltre alla parete centrale con itinerari sia in placca sia in strapiombo spesso molto lunghi ed intensi. La più lunga (ca. 2 km) delle spiagge di Gaeta ed anche quella più frequentata.
Fonte: Prolocogaeta.it